Seminiamo il futuro di “Parole Gentili”
Questo è il titolo che abbiamo dato quest’anno al Senza Zaino Day.
Le scuole Senza Zaino di tutta Italia festeggiano nel mese di maggio questa giornata nazionale per aprire gli spazi scolastici e mostrare le pratiche del nostro modello di scuola e, nello stesso tempo, per lanciare messaggi educativi rivolti agli adulti: siano essi genitori, amministratori di enti locali, giornalisti, cittadini in generale.
A partire da quest’anno e per i prossimi due, la Direzione Nazionale della Rete di Scuole Senza Zaino ha proposto una riflessione sull’importanza di educare i nostri ragazzi all’uso di linguaggi miti, leggeri, attenti a costruire ponti e non muri,
perché siamo fortemente consapevoli che stiamo dentro un mondo reale e virtuale che sempre più adopera linguaggi pesanti, aggressivi e violenti. È necessario contrastare con forza questa deriva culturale che registriamo, purtroppo, anche nei rapporti con i genitori.
Il 15 maggio 2019, in 508 scuole (dall’infanzia alla secondaria di primo grado) in 18 regioni, più di 40.000 bambini e ragazzi di ogni età discuteranno insieme ai loro docenti ed ai loro genitori dell’importanza delle “Parole Gentili”.
Coinvolgeremo quindi, come sempre, più di centomila persone. Azioni positive che rivolgiamo al mondo della cultura, della politica, dell’informazione ed a tutti gli adulti con cui bambini e ragazzi entrano in contatto. I ragazzi hanno già lavorato molto in questi mesi sul tema e ci hanno inviato oltre 400 prodotti (slogan, foto, video) che hanno realizzato per permetterci di scegliere uno slogan ed un’immagine che potesse dare rilievo anche visivo al tema dell’importanza della gentilezza nei comportamenti e soprattutto nei linguaggi.
Ringraziamo le scuole dell’infanzia dell’IC Gabelli di Bari, che ci hanno ispirato per lo slogan con una delle loro frasi (“seminiamo il futuro”) e la scuola dell’infanzia Dusino San Michele di dell’IC di Villanova d’Asti per l’immagine del soffione, che abbiamo adottato.
Marshall Rosenberg -teorico della comunicazione nonviolenta- in uno dei suoi libri intitolato “Le parole sono finestre (oppure muri)” attribuisce grande importanza alle parole: il loro uso disinvolto, superficiale, approssimativo ci fa contribuire inconsapevolmente alla strutturazione violenta dei rapporti sociali.
Quando i bambini ed i ragazzi imparano a comunicare efficacemente con se stessi e con gli altri, le loro vite e le loro relazioni interpersonali possono venirne profondamente trasformate: imparano a manifestare una comprensione rispettosa per i messaggi ricevuti; a modificare gli schemi di pensiero che portano alla collera; a dire ciò che desiderano senza suscitare ostilità; a usare la voce quando serve con toni pacati e volumi bassi; a comunicare -in definitiva- con “Parole Gentili”.
Allora usare parole gentili -ovvero essere cordiali nel senso forte di un’amicizia che viene dal cuore- per noi di Senza Zaino significa mettere in pratica i valori che ci guidano.
Responsabilità è cura e gentilezza verso l’altro.
Comunità è sentirsi un noi dove la gentilezza è riconoscimento di un essere assieme che va oltre l’individuo.
Ospitalità è cordialità, nel senso di quella disponibilità e accoglienza per cui non vi sono distinzioni tra stranieri e nativi, tra uomo e donna; né differenze di appartenenza sessuale, di cultura, di talenti, di razza e di religione.
Le scuole Senza Zaino, nel Senza Zaino Day lanciano questo messaggio di comunicazione nonviolenta, grazie ai bambini e ai ragazzi e con gli adulti che stanno con loro, diventando esse stesse il cambiamento che vorremmo vedere nel mondo, perché come diceva Mahatma Gandhi“ nessun cambiamento avverrà mai se rimaniamo ad aspetta re che siano gli altri a cambiare per primi”.
Daniela Pampaloni
- Responsabile nazionale Rete Scuole Senza Zaino.